La perdita dei capelli è un problema che colpisce moltissimi soggetti; si tratta purtroppo di una situazione particolarmente invalidante, perché rende molto meno sicuri di sé e può portare anche a complicazioni a livello psicologico di enorme importanza. Si cominciano a perdere i capelli già in giovane età, alcuni uomini mostrano una chiara stempiatura, o la perdita dei capelli nella zona superiore e centrale della testa, già intorno ai 18-20 anni. Le cause sono di vario genere, correlate soprattutto a una scorretta risposta dei follicoli piliferi alla presenza di un particolare metabolita del testosterone; per questo nelle donne la perdita dei capelli è meno presente.
Come limitare il problema
Nel corso degli anni si sono diffusi vari trattamenti contro la perdita dei capelli, o anche per stimolarne la ricrescita. Molti sono di tipo cosmetico e hanno risultati spesso poco lusinghieri, quasi sempre di durata brevissima. Ciò che oggi dà qualche speranza in più e l’autotrapianto, ma si tratta di una tecnica dolorosa e non priva di rischi, consigliata solo a chi ha veramente grossi problemi di perdita dei capelli. Dalle ultime ricerche sono nate alcune nuove tecniche per stimolare la ricrescita dei capelli e fermare la caduta. Le più innovative e promettenti riguardano il trattamento PRP per i capelli. Non stiamo parlando di fantasmagoriche terapie disponibili solo oltreoceano, oggi è possibile sottoporsi al trattamento PRP capelli a Milano; ovviamente è importante rivolgersi esclusivamente a medici dermatologi, limitando così l’insorgere di eventuali effetti collaterali.
Cosa si intende per trattamento PRP per i capelli
La tecnica parte dal presupposto che i follicoli di chi perde i capelli tendono a disattivarsi, a causa di una risposta scorretta in presenza di una particolare forma di testosterone. Si è visto in alcune ricerche che la stimolazione con le piastrine consente di “risvegliare” i follicoli, portandoli a produrre nuovamente il pelo. Questa tecnica può essere applicata anche ai capelli ancora presenti sulla testa, stimolandoli a svilupparsi forti e folti, prevenendone la caduta. La tecnica viene chiamata PRP per i capelli, dove la sigla è l’acronimo di plasma ricco di piastrine; esiste già anche la possibilità di utilizzare al posto del plasma la fibrina.
Come si pratica la PRP capelli
In sostanza si parte da un prelievo sanguigno del paziente affetto da problemi di caduta dei capelli. Il sangue viene poi centrifugato, in modo da ottenere alcuni millilitri di plasma ricco in piastrine, o di fibrina ricca in piastrine. Questo liquido viene poi iniettato dal medico nei follicoli delle zone colpite dalla calvizie. Il risultato è veloce e progressivo nel tempo, oltre ad avere una lunga durata nel corso degli anni. Nei casi di alopecia androgenetica alla PRP per i capelli si aggiunge anche una terapia farmacologica, che prevede l’utilizzo di farmaci che contrastano la risposta scorretta dei follicoli alla presenza del metabolita del testosterone DHT. I risultati sono particolarmente incoraggianti, soprattutto se si considera che si ottengono con una tecnica poco invasiva e scarsamente dolorosa, facilmente affrontabile da qualsiasi soggetto.