
Portare un bambino al mare, o in un luogo all’aperto in cui ci sia molto sole, è una delle esperienze più divertenti che esistano. Vederlo giocare, sguazzare nell’acqua e prendere il sole non ha prezzo, ma se non lo si protegge adeguatamente si rischia di causargli una scottatura.
In commercio esistono molte creme solari, ma quelle per bambini devono essere rigorosamente selezionate, sia per qualità che per composizione. Vediamo quindi in questa guida quale crema solare scegliere per il proprio bambino.
Crema solare per bambini: le caratteristiche importanti
Sono molti i siti che vendono creme solari per bambini, ma non tutti prestano attenzione alla normativa specifica per i prodotti per l’infanzia. Tra i siti più affidabili sui quali si possono trovare sia le creme che le informazioni rilevanti si segnala www.ebaby.it, specializzato nei prodotti all’infanzia.
Quando si sceglie una crema solare per bambini la prima cosa da leggere è l’etichetta.
Questa deve riportare rigorosamente gli ingredienti contenuti nella crema, e tra questi non dovrebbero esserci quelli che rientrano nelle categoria degli allergeni o delle sostanze che possono interferire con lo sviluppo delle ghiandole endocrine del bambino.
Va sempre considerato che il bambino è un essere delicato che sta crescendo e che quindi non deve essere esposto a sostanze chimiche che in qualche modo potrebbero disturbarne il metabolismo.
Meglio evitare anche profumi, perché questi potrebbero causare allergie o intolleranze.
La crema deve essere ignifuga, nel senso che i suoi ingredienti, se esposti a fiamme libere, non devono prendere fuoco.
In sostanza non ci dovrebbero essere alcool o sostanze simili.
Per quanto riguarda la protezione, il valore della stessa dovrebbe essere particolarmente alta, intorno al fattore 50 e mai sotto i 30.
Questo vale anche se il bambino è stato già esposto al sole in precedenza, perché è sempre bene proteggerlo in maniera continuativa.
Ciò vuol dire continuare a mettergli la crema fino all’ultimo giorno di permanenza in vacanza.
Infine, uno dei fattori più importanti che la crema solare per bambini dovrebbe possedere è il filtro protettivo contro i raggi UVB e i raggi UVA, cioè i raggi ultravioletti.
Come usare la crema solare sui bambini
Una volta che ci si è accertati della qualità della crema solare, è bene prendere nota anche del corretto utilizzo della stessa.
Innanzitutto un accenno va fatto alla sua conservazione.
Essendo un prodotto comunque deteriorabile andrebbe conservata in un luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore o dai raggi del sole diretti.
Naturalmente la crema deve essere tenuta lontano dalla portata del bambino, che potrebbe accidentalmente ingerirla.
La crema si applica prima dell’esposizione del bambino al sole.
Sarebbe meglio se questo procedimento avvenisse a casa, perché una volta arrivati in spiaggia sarà più difficile tenere fermo il bimbo che vorrà andare subito a giocare.
Meglio allora una crema solare spray, più facile e veloce da applicare.
Le zone su cui sarebbe bene insistere sono soprattutto quelle più delicate.
La crema va spalmata naturalmente su tutto il corpo del piccino, ma sul viso, sulla testolina se ha ancora pochi capelli o se questi sono ancora radi, il pancino e la schiena sono senza dubbio le zone più delicate alle quali prestare attenzione.
La crema andrebbe spalmata poi più volte, in media ogni due o tre ore, soprattutto se il bambino gioca molto, suda o fa spesso il bagno.
A proposito di quest’ultima osservazione, la crema sarà resistente all’acqua, cioè waterproof.
La crema infine dovrebbe garantire un ottimo assorbimento ed evitare di lasciare tracce appiccicose sulla pelle.
Questo è importante per due motivi: da un lato il bambino potrebbe sporcarsi con la sabbia che andando a mischiarsi con la crema creerebbe uno strato fastidioso per l sua pelle delicata.
In secondo luogo (e questo è il motivo per cui la crema dovrebbe essere naturale) il bimbo potrebbe toccarsi il corpo e ingerirla.